In tutte le culture dell'antichità musica e medicina erano praticamente una cosa
sola.
Il sacerdote medico (lo sciamano) sapeva che il mondo è costituito secondo principi musicali, che la vita del cosmo, ma anche quella dell'uomo, è dominata dal ritmo e dall'armonia.
Sapeva che la musica ha un potere incantatorio sulla parte irrazionale, che procura benessere e che nei casi di malattia può ricostituire l'armonia perduta
Oggi quasi tutti ascoltiamo musica, anche perché essa è presente, al di là del nostro desiderio di ascoltarla, in quasi ogni luogo.
Però il più delle volte il nostro ascolto avviene in modo distratto, durante lo svolgimento di altre attività.
Al contrario, beneficiare in profondità della musica significa soprattutto saperla ascoltare.
Inoltre, i rumori in cui siamo costantemente immersi finiscono col produrre un frastuono che si ripercuote anche al nostro interno, producendo una agitazione della mente che ci impedisce di poter entrare in contatto con la nostra essenza più profonda.
Sono sempre più numerosi gli studi e le esperienze che attestano l'utilità della musica come terapia.
Bisognerebbe piuttosto riscoprire la tecnica primordiale di ascoltare e ascoltarsi, una tecnica che forse migliaia di anni fa era innata nell’ uomo, quando i rumori erano solamente quelli prodotti dagli uomini e dalla natura che li circondava...
Il sacerdote medico (lo sciamano) sapeva che il mondo è costituito secondo principi musicali, che la vita del cosmo, ma anche quella dell'uomo, è dominata dal ritmo e dall'armonia.
Sapeva che la musica ha un potere incantatorio sulla parte irrazionale, che procura benessere e che nei casi di malattia può ricostituire l'armonia perduta
Oggi quasi tutti ascoltiamo musica, anche perché essa è presente, al di là del nostro desiderio di ascoltarla, in quasi ogni luogo.
Però il più delle volte il nostro ascolto avviene in modo distratto, durante lo svolgimento di altre attività.
Al contrario, beneficiare in profondità della musica significa soprattutto saperla ascoltare.
Inoltre, i rumori in cui siamo costantemente immersi finiscono col produrre un frastuono che si ripercuote anche al nostro interno, producendo una agitazione della mente che ci impedisce di poter entrare in contatto con la nostra essenza più profonda.
Sono sempre più numerosi gli studi e le esperienze che attestano l'utilità della musica come terapia.
Bisognerebbe piuttosto riscoprire la tecnica primordiale di ascoltare e ascoltarsi, una tecnica che forse migliaia di anni fa era innata nell’ uomo, quando i rumori erano solamente quelli prodotti dagli uomini e dalla natura che li circondava...
Tipologia : Seminario
Quando
Tutti i venerdì (A PARTIRE DAL 1 FEBBRAIO 2013)
dalle ore 21.00 alle 22.15
dalle ore 21.00 alle 22.15
Dove
Costi
Per gli associati 10 euro
Per i non soci 20 euro
Per i non soci 20 euro